Le malattie neurodegenerative rappresentano uno dei più rilevanti problemi sanitari nel mondo. La loro natura complessa richiede approcci di studio multidisciplinari. In questo campo, la combinazione delle più avanzate tecniche di imaging a raggi X con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e con nuovi algoritmi di processing potrebbe rappresentare un innovativo approccio multimodale, di particolare importanza nel campo della ricerca pre-clinica e potenzialmente nella routine clinica.
Tecniche di “imaging” ad alta risoluzione permettono una stima quantitativa diretta dei parametri che caratterizzano la morfologia e la topologia del network neuronale e vascolare nel midollo spinale, e che contribuiscono alla comprensione del contrasto BOLD nel sistema nervoso centrale. In particolare, lo sviluppo di un modello accurato relativo all’origine biofisica del contrasto BOLD richiede un elevato livello di informazione spaziale, che può essere facilmente raggiunto con la tomografia a contrasto di fase.
Potenzialmente, le conoscenze acquisite sui piccoli roditori possono essere sfruttate per meglio comprendere la fisiologia del midollo spinale umano e le relative patologie. Approcci simili possono essere fondamentali per l’applicazione nella pratica clinica di tecniche non invasive, come l’fMRI, che hanno il potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi trattamenti per gravi patologie.
Questo progetto è basato su una consolidata collaborazione con il laboratorio TOMALab, presso l’istituto del CNR-Nanotec (Roma), che possiede una considerevole esperienza nel campo della tomografia a contrasto di fase e un notevole “know-how” nell’ambito degli algoritmi di ricostruzione ed analisi delle immagini nel campo della tomografia a raggi X.
Tecniche di “imaging” ad alta risoluzione permettono una stima quantitativa diretta dei parametri che caratterizzano la morfologia e la topologia del network neuronale e vascolare nel midollo spinale, e che contribuiscono alla comprensione del contrasto BOLD nel sistema nervoso centrale. In particolare, lo sviluppo di un modello accurato relativo all’origine biofisica del contrasto BOLD richiede un elevato livello di informazione spaziale, che può essere facilmente raggiunto con la tomografia a contrasto di fase.
Potenzialmente, le conoscenze acquisite sui piccoli roditori possono essere sfruttate per meglio comprendere la fisiologia del midollo spinale umano e le relative patologie. Approcci simili possono essere fondamentali per l’applicazione nella pratica clinica di tecniche non invasive, come l’fMRI, che hanno il potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi trattamenti per gravi patologie.
Questo progetto è basato su una consolidata collaborazione con il laboratorio TOMALab, presso l’istituto del CNR-Nanotec (Roma), che possiede una considerevole esperienza nel campo della tomografia a contrasto di fase e un notevole “know-how” nell’ambito degli algoritmi di ricostruzione ed analisi delle immagini nel campo della tomografia a raggi X.